In Emilia Romagna c’è l’obbligo di fare scaffalature antisismiche?
A Bologna il 9 luglio 2018 si è riunito il Comitato tecnico scientifico regionale dell'Emilia-Romagna ed ha emanato un parere che ha valore di legge regionale (interpreta la L.R. 19/2008). In esso si precisa che la progettazione antisismica è obbligatoria per tutte le scaffalature ad uso industriale, suddivise in diverse categorie con differenti norme tecniche di riferimento.
Questo provvedimento anticipa un provvedimento nazionale attualmente in studio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e vale in Emilia-Romagna fino a quando quest’ultimo entrerà in vigore.
Scarica il documento integrale: Parere Comitato tecnico-scientifico Regione Emilia-Romagna
Altro testo di legge che riguarda il territorio emiliano-romagnolo è il D.L. 74 del 2012, nato durante l’emergenza dell’evento sismico anche in funzione delle verifiche strutturali urgenti sull’esistente e della ricostruzione, poi convertito in legge n. 122 nello stesso anno. Tale provvedimento è riferito ad una serie di comuni terremotati elencati nello stesso testo di legge, la zona chiamata “Cratere” comprendente parte delle provincie di Modena, Bologna, Ferrara, Reggio-Emilia, Mantova e Rovigo.
La progettazione antisismica delle scaffalature per il magazzino, quindi, è requisito inderogabile di legge in tutta l’Emilia-Romagna mentre sta per diventarlo nel resto d’Italia, nella quale gran parte del territorio è soggetto da sempre a rischio sismico.
Le scaffalature esistenti vanno sottoposte a verifica sismica?
Va considerato che «in tutti i casi il proprietario della scaffalatura, sia nuova che esistente, installata in un luogo di lavoro è tenuto all’analisi di tutti i rischi inerenti alle attività lavorative negli ambienti di lavoro, inclusa la valutazione delle azioni sismiche, nel rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. (D.lgs. 81/2008)» [dal CTS Em.-R. 9/7/2018]
E fuori dall’Emilia-Romagna?
Il principio di cui alla citazione precedente vale anche nelle altre regioni d’Italia che, in ogni caso, saranno interessate a breve dalle Linee guida in materia, che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sta predisponendo.
Come sono verificate le scaffalature acquistate prima che l’antisismica fosse obbligatoria?
Fino al terremoto del 2012 che ha riguardato la produttiva Emilia-Romagna, le scaffalature industriali sono state considerate generiche attrezzature del magazzino, sottoposte a criteri di progettazione che tenevano conto dei soli carichi verticali, oltre a piccole sollecitazioni orizzontali calcolate sulla possibilità di eventi accidentali, ad esempio l’appoggio di un carrello elevatore in fase di carico o di scarico.
Norme tecniche per il calcolo e la verifica sismica già esistevano, ma non era espresso l’obbligo di adottare tali norme.