Il fatto che una scaffalatura sia antisismica non è una caratteristica intrinseca degli elementi strutturali o di una certa azienda produttrice, e non è nemmeno il risultato di una semplice abbondanza di materiali.
Ad essere antisismico è un certo tipo di progettazione, quindi il fatto che sia stato valutato il rischio e che siano stati concepiti e messi in pratica accorgimenti per fronteggiare le sollecitazioni dinamiche che un terremoto potrebbe provocare.
L'intensità di tali sollecitazioni si ipotizza a priori, a partire da valutazioni geologiche riferite al sito di installazione, alla sismicità storica, alle caratteristiche del terreno. Tali valutazioni sono state integrate in un servizio di calcolo fornito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. I dati da là estrapolati fanno da riferimento assoluto, a norma di legge.
Stabilito il
carico sismico (dinamico e multidirezionale) che si aggiunge al carico statico dovuto all'utilizzo quotidiano,
il progettista studia accorgimenti specifici e dimensiona la struttura per dare risposta a tutte le forze che potrebbero gravare sugli elementi strutturali della scaffalatura.
Quanto detto vale per le strutture nuove e per gli adeguamenti di scaffali preesistenti. Simulando l'applicazione dei carichi sulla scaffalatura (compreso quello del terremoto), si vanno ad individuare gli elementi fuori sicurezza e le altre carenze della struttura, intervenendo con modifiche e abbassando la portata se necessario.
Operazioni del genere sopra descritto, ufficializzate dalla relazione di calcolo, rimettono in sicurezza (e a norma) una struttura.
Non hanno niente a che vedere con la sicurezza, nè con la norma, nè con il buonsenso, gli interventi "ad occhio" di irrobustimento del singolo elemento, o le crociere aggiunte a fantasia.
A
fissare, aggiungere crociere, irrigidire, ecc. senza una pianificazione consapevole si rischia di concentrare su pochi elementi della scaffalatura il carico sismico generato da tutto il magazzino, con grave rischio per la tenuta di tutto il sistema.
Se non si vuole affrontare subito l'impegno di studiare soluzioni antisismiche definitive, invece che fare modifiche sbagliate alle scaffalature, è molto meglio lasciare tutto come si trova, sostituendo eventuali elementi danneggiati e declassando le portate come sancito del decreto attuativo dell'emergenza.
In conclusione, ricordiamo che
una scaffalatura antisismica è accompagnata da un'adeguata documentazione di calcolo.